Lavoro, contratti a termine meno costosi e più semplici
Il Governo è intenzionato a superare le rigide causali legali sui contratti a tempo determinato introdotte dal decreto Dignità. Parlando al Forum dei commercialisti il ministro del Lavoro, Marina Calderone ha anticipato che per la prima decade di febbraio arriverà un decreto sul lavoro. L’Esecutivo sembra orientato a far tornare ‘liberi’ i contratti a termine fino a 24 mesi, affidando alla contrattazione collettiva l’eventuale prosecuzione del rapporto per ulteriori 12 mesi. Su pressione del sottosegretario Claudio Durigon si ragiona sull’eliminazione dei contributi addizionali ma molto dipenderà dalle risorse a disposizione. L’intenzione è quella di eliminare tutti i contributi aggiuntivi che gravano sul datore. Se mancheranno i fondi ci si limiterà allo 0,50% sui rinnovi, in primis per gli stagionali. Secondo Durigon occorre rendere più appetibile il contratto a termine che offre tutte le garanzie del rapporto di lavoro subordinato. Si lavora per cercare le risorse che possano eliminare i contributi addizionali fino a due punti percentuali. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Contratti a termine più facili’ – pag. 22)
