Rdc, quattro mesi per la presa in carico
Da un’indagine dell’Inapp emerge che passano poco più di quattro mesi tra l’autorizzazione dell’Inps ad ottenere il Reddito di cittadinanza e la presa in carico del beneficiario da parte dei Centri per l’impiego e dei servizi sociali comunali. Solo poco più della metà dei Cpi è in condizione di convocare i percettori del sussidio entro i 30 giorni previsti dalla legge. I tempi di presa in carico risentono del numero di utenti territoriali, dunque sono maggiori al Sud dove si attestano sui 5 mesi e mezzo, rispetto al Nord dove l’attesa è, in media, di 3 mesi e mezzo. Ricordiamo che dal 1°gennaio 2023 il Reddito di cittadinanza sarà abolito o meglio sostituito con un nuovo strumento sul quale al ministero del Lavoro si sta lavorando. Anche l’Inapp evidenzia le criticità delle politiche attive del lavoro: solo una quota minima degli operatori, tra il 3 e l’8%, ritiene che la misura abbia prodotto risultati in termini di attivazione lavorativa e formativa. A pesare anche le carenze informatiche e di dialogo tra le banche dati dei diversi attori coinvolti.