Conto cointestato agli ex, da provare l’origine personale delle somme
Si presume che appartenga ad entrambi i coniugi in comunione legale il denaro depositato sul conto corrente cointestato a marito e moglie. L’ex che intende far valere una situazione giuridica diversa è tenuto a darne prova contraria che al giudice di merito spetta valutare. Sono i principi che si ricavano dall’ordinanza n. 28772 del 17 ottobre 2023 della Corte di cassazione che ha ribadito come la cointestazione di un c/c attribuisca ai coniugi la qualità di creditori o debitori, solidali dei saldi del conto, sia nei confronti di terzi che nei rapporti interni e, quindi, faccia presumere la contitolarità dell’oggetto del contratto e la comproprietà del denaro. Resta sempre salva la prova contraria il cui apprezzamento della fondatezza è riservato al giudice di merito.
