Equo compenso, sanzioni tenui nei nuovi codici deontologici
Ad un anno dalla legge sull’equo compenso aumenta il numero degli Ordini che hanno aggiornato i Codici deontologici interni. Come prevedibile, le sanzioni per chi viola le nuove disposizioni, accettando importi al ribasso, sono tenue. I primi a modificare il Codice deontologico sono stati gli ingegneri e stanno arrivando le prime segnalazioni di violazioni di queste regole ai Consigli di disciplina. Disposizioni analoghe sono state previste nei Codici di periti industriali e geometri. Per le sanzioni, i Codici rinviano alle regole generali, applicabili, caso per caso, dai Consigli di disciplina: si va dalla censura all’ammonimento, fino alla sospensione e radiazione dall’Albo per i casi davvero gravi. Per i commercialisti va valutata l’equità del compenso anche in rapporto all’importanza e delle difficoltà dell’incarico. Lo scorso 23 febbraio il Consiglio nazionale forense ha approvato la nuova norma del Codice deontologico ora in attesa di essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Per gli avvocati sono previste sanzioni diverse per i due illeciti indicati dalla legge n. 49.
