Occupazione e contratti: passo avanti dei giovani
L’undicesima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile dell’Istat fa una fotografia in chiaroscuro dell’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Nel 2023 aumenta di due punti percentuali il tasso di occupazione tra i 25 e i 34 anni. Rispetto ai livelli pre-pandemici la crescita è di oltre cinque punti percentuali ma a pesare è ancora il dato che evidenzia come il 16,1% dei giovani fra i 15 e i 29 anni né lavora né studia. La nota sull’occupazione di febbraio 2024 riporta che, su base annua, crescono dell’1,4% gli occupati tra 25 e 34 anni e del 3,9% i dipendenti assunti a tempo indeterminato. Almalaurea conferma i dati sopra espressi. Nel 2022 il tasso di occupazione ad un anno dal titolo è arrivato al 75,4% per i laureati di primo livello e al 77% per i laureati di secondo livello. Inoltre, ad un anno dal titolo risale la curva dei contratti a tempo indeterminato, che raggiungono livelli superiori al periodo pre-pandemia. La tendenza ad una maggiore stabilizzazione delle posizioni lavorative si accompagna ad un aumento nominale delle retribuzioni.
