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Patente a crediti revocata solo dopo aver valutato le dichiarazioni false

Per ottenere la patente a crediti è necessario che le imprese e i lavoratori autonomi abbiano i necessari requisiti che devono essere autocertificati. Parliamo dell’iscrizione alla Camera di commercio, del possesso del Durc e del Durf; poi ci sono gli adempimenti formativi, il possesso della documentazione di valutazione dei rischi e la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Dichiarare il falso ha rilevanza penale. Eventuali false dichiarazioni, accertate in sede di controllo successivo al rilascio della patente, comportano la revoca della stessa. Decorsi dodici mesi dalla revoca, l’impresa e il lavoratore autonomo possono richiedere il rilascio di una nuova patente. Previsto un controllo dei requisiti a campione che potrà essere effettuato sia dall’ufficio, sia in occasione di accessi ispettivi da parte dell’Ispettorato o di altri organi di vigilanza. Prima di procedere alla revoca è però previsto un confronto con l’impresa o il lavoratore autonomo. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Patente a crediti, roba da grandi’ – pag. 30)


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