Migranti trattenuti a bordo: è trattamento inumano
La Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato Cipro per violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea che vieta i trattamenti inumani e degradanti, dell’articolo 4 del Protocollo n. 4 che vieta le espulsioni collettive e dell’articolo 13 sul diritto a un ricorso effettivo. Il caso analizzato dalla Corte riguardava due richiedenti asilo siriani, partiti dal Libano su un’imbarcazione con altri migranti. Il mezzo era arrivato vicino Cipro ma le autorità locali avevano impedito lo sbarco e costretto i migranti a rimanere a bordo della nave senza che vi fosse una base legale per trattenere i migranti in mare in attesa di determinare il loro status. Poi la decisione di riportare i migranti in Libano, nonostante la volontà dei ricorrenti di richiedere la concessione dell’asilo. I due uomini si sono rivolti così ai giudici di Strasburgo che hanno accolto il ricorso e constatato la violazione della Convenzione da parte di Nicosia.
