No all’ammazza-cause
Gli avvocati protestano contro la norma ‘ammazza-cause’ inserita nella manovra 2025. Il provvedimento contestato prevede che il processo civile si estingue se non risulta pagato in tutto o in parte il contributo unificato, con la verifica affidata al giudice di prima udienza. Per l’Unione nazionale delle camere civili sarebbe incostituzionale in quanto la giustizia non si compra. L’Organismo congressuale forense si dice pronto ‘a ogni iniziativa’ per evitarne l’approvazione. Contrari anche i magistrati di Area Dg secondo i quali la misura viola la convenzione europea dei diritti dell’uomo e la Carta dei diritti fondamentali della Ue, che assicurano il diritto a un ricorso effettivo. Il principio vale anche per il rito del lavoro e il processo esecutivo e non per i procedimenti cautelari e possessori.