Il certificato medico non salva dal licenziamento
Stop ai lavoratori ‘malati immaginari’. Nella causa sul licenziamento disciplinare il datore di lavoro può contestare la diagnosi del medico, che dichiara impossibile la prestazione del dipendente, anche senza proporre la querela di falso del certificato medico: la fede privilegiata dell’attestato non è estesa alla valutazione espressa dal sanitario sulle conseguenze della patologia, che pure ha un alto grado di attendibilità. Il giudice di merito può considerare elementi probatori di segno contrario: la relazione dell’investigatore privato che ha pedinato la lavoratrice mentre va in bici in spiaggia, nonostante risulti assente dal lavoro per dolore acuto alla cervicale. Così si è espressa la Cassazione civile nella sentenza n. 30551 dello scorso 27 novembre.