Gli avvocati denunciano: costi troppo alti per l’accesso alla giustizia
Ieri, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, il presidente del Consiglio di Stato Luigi Maruotti ha presentato la relazione sullo stato della giustizia amministrativa. Rispetto ai tempi dettati dal Pnrr lo smaltimento dell’arretrato viaggia con due anni di anticipo; confermato il trend positivo per la riduzione delle pendenze. Nel 2024 hanno trovato conferma i buoni risultati già raggiunti che si sono consolidati. Nelle sezioni giurisdizionali del Consiglio di Stato, la diminuzione è stata del 17,9%, il numero delle cause pendenti, alla fine del 2023, pari a 13.634, si è ridotto a 11.194 a fine dicembre 2024, con la definizione di 12.160 ricorsi. La riduzione dell’arretrato per i Tribunali amministrativi regionali ha toccato il 12,5%: le 99.292 cause pendenti a fine 2023, sono scese a 86.870 al 31 dicembre 2024, con 65.659 ricorsi definiti. Il presidente del Cnf Francesco Greco ha fatto presente le preoccupazioni dell’avvocatura per gli alti costi di accesso alla giustizia amministrativa. Tra i più elevati al mondo sono i contributi unificati in materia di appalti pubblici.