La nuova indebita destinazione ha effetti di depenalizzazione
Il nuovo reato di indebita destinazione, introdotto nel decreto carceri per fronteggiare la soppressione dell’abuso d’ufficio, ha ridotto l’area del penalmente rilevante. E questo anche se non interferisce con il peculato per distrazione e continua a considerare penalmente sanzionabili condotte che non lo sarebbero più dopo l’abrogazione dell’abuso. Con la sentenza n. 4520 depositata ieri la Cassazione penale fa per la prima volta una valutazione complessiva degli effetti del nuovo articolo 314 bis del Codice penale. La pronuncia ritiene innanzitutto che l’attuale reato di peculato comprende anche le condotte per distrazione senza che l’intervento di pochi mesi fa abbia conseguenze sotto alcun profilo. Dopo la scomparsa dell’abuso d’ufficio il nuovo articolo 314 bis serve per evitare l’irrilevanza penale di condotte di destinazione indebita di denaro o altre cose mobili.