Novità Fiscali

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Cause di esclusione dall’imposta sulle transazioni finanziarie

Con la risoluzione n. 38/E del 29 marzo 2019 l’Agenzia delle Entrate risponde al quesito formulato da un notaio, incaricato di stipulare un atto di riorganizzazione aziendale tra due società che sono possedute, in misura paritaria, dai medesimi soggetti. Al centro della questione c’è l’imposta sulle transazioni finanziaria, applicata con aliquota dello 0,2% ai trasferimenti di azioni e altri strumenti finanziari partecipativi emessi da società residenti e al trasferimento dei titoli rappresentativi di tali strumenti, a prescindere dal luogo di residenza del soggetto che emette il certificato. Obbligato a versare l’imposta è il soggetto a favore del quale avviene il trasferimento e si applica a prescindere dalla residenza dei contraenti e dal luogo di conclusione della transazione. Il documento di prassi amministrativa chiarisce che non vanno tassate le operazioni che non modificano la compagine societaria, le regole di governance e le percentuali di partecipazione al capitale. Dunque, non va applicata l’imposta sulle transazioni finanziaria alla compravendita di azioni di una società italiana tra una società cooperativa di diritto olandese e una società di diritto inglese, effettuata nell’ambito di un progetto di riorganizzazione finalizzato a modificare la sola forma giuridica e la giurisdizione del veicolo societario attraverso la quale i soci detengono la partecipazione nella società italiana.