Accertamenti sul conto del coniuge
Con la sentenza n. 32427 di ieri la Corte di cassazione ha dato il via libera all’accertamento sul conto corrente del coniuge. L’ufficio del fisco può dunque accertare presunti ricavi in nero del professionista che provvisto di delega può operare sul c/c della consorte in cui sono transitate operazioni sospette e ingiustificate. I giudici della sezione tributaria hanno accolto il ricorso dell’Amministrazione finanziaria e chiarito che non basta una prova generica circa ipotetiche distinte casuali di somme affluite sul conto corrente. Al contrario il contribuente deve fornire la prova analitica della riferibilità di ogni singola movimentazione alle operazioni già evidenziate nelle dichiarazioni dei redditi o l’estraneità delle stesse all’attività del professionista.
