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Aiuti in bilico per le imprese in difficoltà

Non possono beneficiare del contributo a fondo perduto le aziende che erano già in difficoltà al 31 dicembre 2019. E’ quanto si legge nella circolare n. 15/E/2020 dell’Agenzia delle Entrate. La misura segue le disposizioni del regolamento Ue n. 651/2014. Questo fa sì che siano a rischio anche gli altri aiuti previsti per contrastare l’emergenza da Covid-19, come i mini-prestiti garantiti fino a 30mila euro e il credito d’imposta del 20% per la capitalizzazione delle imprese. Occorre dunque capire chi non può presentare domanda e individuarlo è tutt’altro che agevole. Ditte individuali e professionisti sono esclusi. Le società di persone sono considerate in difficoltà quando abbiano perso più della metà dei fondi propri. La condizione va riscontrata al 31 dicembre 2019. Monitorare lo stato di crisi nelle Snc e Sas è più difficoltoso rispetto alle società di capitali perché mentre in quest’ultime si parla di capitale sociale, nelle prime il riferimento è ai fondi propri da valutare al 31 dicembre 2019. Ciò è sicuramente più equivoco. Va comunque sempre valutata l’incidenza delle eventuali perdite cumulate sui conferimenti dei soci, dopo aver considerato l’assorbimento delle perdite per effetto di eventuali riserve di altro genere. Da non trascurare la presenza di poste contabili accese ai c.d. ‘prelevamenti soci in conto utili’.


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