Aumento capitale, il socio moroso non va escluso
La Corte di cassazione, nella sentenza n. 1185 di ieri, ha stabilito che se vi è mora del socio nel versamento dovuto a seguito della sottoscrizione di un aumento di capitale deliberato da una Srl, il socio moroso non può essere escluso dalla società in quanto l’esclusione coinvolgerebbe anche la quota che apparteneva al socio anteriormente alla deliberazione di aumento del capitale sociale. Secondo i giudici di piazza Cavour, dunque, la morosità del socio, non potendo provocare la sua esclusione, determina unicamente la riduzione del capitale sociale solo per la misura corrispondente al debito di sottoscrizione derivante dall’aumento non onorato.
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