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Cade la confisca se non c’è il risparmio

Con la sentenza n. 47103 dello scorso 20 novembre la Corte di cassazione ha sancito che viene meno la confisca diretta sui beni della società se non è stato possibile individuare il risparmio di spesa dell’imprenditore. Gli ‘ermellini’ hanno accolto il ricorso di un manager di Genova. Secondo il ragionamento della Corte è esclusa in linea generale l’applicabilità del sequestro e della successiva confisca diretta in relazione a somme di denaro depositate in epoca successiva al momento di perfezionamento del reato. E’ onere del pm indicare l’ammontare delle utilità esistenti al momento della consumazione del reato nel patrimonio del soggetto nei cui confronti si intende procedere a sequestro o confisca. Cassata la decisione del Tribunale ligure e rinviata ai giudici di merito la decisione in merito ad un nuovo giudizio per individuare l’esatto ambito del risparmio di spesa conseguito.


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