Cooperative compliance, benefici legati all’interlocuzione scelta
La cooperative compliance, al momento, è limitata alle grandi imprese ma deve ampliare la sua azione sia in termini soggettivi che premiali. Sul primo punto già si è lavorato attraverso l’inclusione dei soggetti che si avvalgono dell’istituto del ‘gruppo Iva’, ovvero con l’abbassamento della ‘soglia di accesso’ al regime ad opera del Dm 30 marzo 2020. Sul piano premiale molti chiarimenti sono arrivati con i provvedimenti attuativi della procedura di cooperative compliance e con la risoluzione 49/E/2021. Proprio il documento di prassi amministrativa ha chiarito meglio i meccanismi di interlocuzione tra fisco e contribuente e la portata effettiva delle previsioni di esclusione ovvero di riduzione a metà delle sanzioni applicabili in caso di regolarizzazione, da parte del contribuente, di una situazione di errore precedentemente resa nota al Fisco. Sia in caso di interpelli che di pareri, se le comunicazioni sono tempestive ed esaurienti, il contribuente ha diritto alla riduzione alla metà delle sanzioni applicabili.
