Corte Ue, alt al modello spagnolo: a rischio il nostro quadro RW
La Corte di giustizia europea, con la sentenza del 27 gennaio, C-788/2019 ha sancito che la normativa spagnola, che obbliga i soggetti residenti in Spagna a dichiarare i loro beni o i loro diritti situati all’estero, è contraria al diritto dell’Unione in quanto non conforme al principio di proporzionalità. La pronuncia può determinare una serie di conseguenze anche per il nostro quadro RW. Per i giudici europei l’obbligo di presentazione del ‘Modello 720’ imposto dalla Spagna per la comunicazione delle attività detenute all’estero, crea disparità di trattamento tra residenti limitando la libera circolazione dei capitali. Per la Corte, tale obbligo è idoneo a dissuadere, impedire o limitare la possibilità dei residenti in Spagna di investire in altri Paesi e, pertanto, costituisce una restrizione alla libertà di circolazione dei capitali. Anche la sanzione del 150% determinata sull’imposta calcolata sulle somme detenute all’estero è priva di proporzionalità e arreca pregiudizio alla libera circolazione di capitali. Tali principi possono mettere in pericolo il sistema italiano di monitoraggio tributario, visto che le conseguenze dal punto di vista sanzionatorio sono molto simili a quelle spagnole.
