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I commercialisti: troppi limiti sulle compensazioni

Le nuove norme su appalti e subappalti e la stretta sulle compensazioni non piacciono ai commercialisti. Rischiano di fare più male che bene, dicono. A lanciare l’allarme è il Consiglio nazionale dei commercialisti. ‘Estendere i limiti alla compensazione, ora previsti per l’Iva, alle imposte dirette – dicono i consiglieri Postal e Gelosa – rischia di diventare per i professionisti un prestito forzoso’. La categoria propone di consentire la compensazione dei crediti anche prima della presentazione della dichiarazione, prevedendo un visto di conformità ‘anticipato’ rispetto alla presentazione della dichiarazione. Anche se l’ideale sarebbe escludere del tutto i lavoratori autonomi, soggetti ad Isa e a ritenute d’acconto Irpef del 20% sui compensi lordi. A preoccupare i consulenti è anche la norma su appalti e subappalti: è troppo cervellotica e rischia di spaccare in due il mercato mettendo una barriera burocratica all’accesso di imprese di nuova costituzione. I commercialisti evidenziano anche un rischio concorrenziale.


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