Il Fmi alza le stime: Pil +5,8%
Il Fondo monetario internazionale aggiorna le stime sulla ripresa globale e rivede al rialzo la crescita italiana: segnerà +5,8% alla fine dell’anno, allineandosi alle previsioni del Governo, che conta di centrare un balzo del 6%. Il Fmi, tuttavia, è più cauto rispetto ai mesi scorsi. A preoccupare è la ripresa globale; i tassi di crescita di molti paesi faticano a tenere il passo con le previsioni formulate in estate. Secondo l’analisi contenuta nel World economic outlook le stime di crescita del Pil mondiale sono riviste al ribasso dello 0,1% per il 2021 e lasciate invariate per il 2022, in sostanza l’economia dovrebbe registrare su scala globale un aumento del 5,9% nell’anno in corso e del 4,9% nel prossimo. Responsabile del rallentamento è il Covid poiché nei paesi poveri la pandemia prosegue il suo corso per scarsità di vaccini. Nelle economie avanzate la tenuta della ripresa è messa a rischio dal rallentamento dei meccanismi di fornitura di molti settori produttivi. Le previsioni italiane sui conti pubblici sono in rialzo, sebbene con valori peggiori rispetto ai dati indicati nella Nadef. Il debito è visto in calo al 154,8% con un deficit al 10,2%. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘L’Fmi taglia le stime sul Pil Usa Migliorano Eurozona e Italia’ – pag. 11)
