Rassegna Fiscale

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Il versamento carente non blocca l’intera riserva da rivalutazione

Le imprese in contabilità ordinaria che hanno operato la rivalutazione dei beni d’impresa nel bilancio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019 devono interrogarsi sui comportamenti da tenere dopo la risposta a interpello 539/2021 in cui l’Agenzia delle Entrate, trattando un caso di riallineamento da parte di un soggetto Ias, ha ribadito che ‘la base imponibile deve essere considerata al lordo dell’imposta sostitutiva versata per il riconoscimento fiscale degli effetti della rivalutazione’. Quindi, ipotizzando in 1.000 l’importo della rivalutazione e in 30 l’imposta sostitutiva per acquisire l’efficacia fiscale della stessa, la sostitutiva del 10% per l’affrancamento sarebbe pari a 100 e non a 97. L’interpretazione va in senso contrario rispetto alle pronunce della Cassazione secondo cui, così ragionando, si porrebbero sullo stesso piano le due diverse fattispecie della distribuzione e dell’affrancamento, laddove quest’ultimo verrebbe colpito con una imposta superiore rispetto alla riserva iscritta in bilancio, e non distribuite ai soci.


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