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Impresa confiscata, adempimenti a carico dell’amministratore giudiziario

Con la risposta a interpello n. 496 dello scorso 21 luglio l’Agenzia delle Entrate conferma la precedente prassi sugli adempimenti fiscali a carico dell’amministratore giudiziario. L’erede dell’impresa confiscata che non prosegue l’attività e l’assenza della cessazione della posizione Iva comporta la necessità in capo all’amministratore giudiziario di provvedere agli adempimenti con indicazione del codice fiscale dell’imprenditore defunto e della partita Iva dell’impresa confiscata. Nel caso analizzato, a seguito del decesso dell’imprenditore l’erede comunicava, tramite quadro D del mod. AA9, l’intenzione di non proseguire l’attività dell’impresa senza tuttavia dichiarare la cessazione dell’attività e la chiusura della partita Iva a causa dell’indisponibilità dei beni oggetto di confisca e conseguente carenza di titolarità, rimanendo coobbligato nei confronti dei terzi in quanto erede.


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