L’utility token della start up resta neutro rispetto all’Iva
L’Agenzia delle Entrate torna su uno dei temi fiscali più attuali, rispondendo all’interpello di una startup di Rimini attiva nel campo dei diritti d’autore. L’istante premette di svolgere attività di protezione del diritto d’autore mediante ‘notarizzazione delle opere in blockchain’. La cessione delle utility token nel corso dell’Ico per ottenere sconti su un servizio futuro non è soggetta a Iva e tale regime rimane fino a quando il possessore li utilizzerà per acquistare il servizio proposto. Dal punto di vista sistematico questi nuovi prodotti digitali potrebbero essere assimilati ai ‘documenti di legittimazione’ dell’art. 2002 del Codice civile, poiché ‘conferiscono al portatore il diritto di ottenere dalla società una prestazione a prezzo ridotto rispetto a chi tale token non possiede’.
