Pil e occupazione, l’Istat corregge al ribasso le stime
Gli ultimi tre mesi dell’anno, con le nuove misure di contenimento dei contagi, segneranno una caduta congiunturale del Pil e una revisione al ribasso delle previsioni per il 2020 e il 2021. Si passa da uno scenario primaverile che indicava -8,3% quest’anno e +4,6% nel 2021 agli attuali -8,9% e +4,0%. Gli ultimi dati dell’Istat di ieri aggiungono nuovi particolari sulla peggiore recessione in tempi di pace e accendono un segnale di allerta sulla ricomposizione futura del mercato del lavoro, quando verranno meno lo stop al divieto di licenziamento e la cassa integrazione Covid-19. Se quest’anno si registra un crollo di dieci punti, nel 2021 la ripresa sarà molto parziale (+3,8%), il tasso di disoccupazione potrebbe passare dal 9,4% di quest’anno all’11% del prossimo. Il quadro è difficile e l’incertezza sull’evoluzione della pandemia complica le cose come pure le complicazioni sul programma di aiuti del Recovery Fund.
