Rimanenze, vanno dettagliate
Il contribuente è tenuto a collaborare con l’ufficio finanziario e a produrre la documentazione necessaria per dettagliare le rimanenze. In caso contrario è legittimo l’accertamento induttivo basato sulle percentuali di ricarico. E’ quanto si legge nella sentenza n. 32212/2019 emessa dalla Corte di cassazione e depositata lo scorso 10 dicembre. Il caso analizzato dai giudici del Palazzaccio riguardava un avviso di accertamento delle Entrate di Roma che avevano accertato un maggior reddito ai fini Irap e Iva per l’anno d’imposta 2003 a una Snc esercente l’attività di bar, imputando pro quota ai soci il maggior utile. I giudici tributari d’appello, riformando la decisione dei colleghi di primo grado, avevano stabilito che, la mancata esibizione in contraddittorio del dettaglio delle giacenze di magazzino, aveva legittimato l’accertamento analitico induttivo.