Sui tagli una partita da 4-5 miliardi sul 15% della spesa
Per sterilizzare le clausole Iva, rifinanziare le spese indifferibili e assicurare la correzione dei conti chiesta da Bruxelles serviranno non meno di 35 miliardi di euro. E’ partita la caccia alle coperture strutturali della prossima manovra, considerate indispensabili dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria. Un contributo significativo dovrà arrivare dal fronte della spesa, ha ripetuto, ieri, il premier Conte, che ha aggiunto: evitare l’aumento dell’Iva ‘non sarà facile, ma non ho mai messo in discussione’ lo stop, ‘abbiamo un programma di spending review al quale stiamo già lavorando’. Il terreno sul quale giocare la partita dei tagli è stato individuato nelle voci potenzialmente aggredibili, per non più di 90 miliardi, pari ad appena il 15% degli oltre 600 miliardi di ‘spese finali’ del bilancio pubblico, alle quali vanno poi aggiunti i quasi 229 miliardi di ‘rimborsi di passività finanziarie’. Che fanno lievitare l’asticella delle uscite complessive dello Stato per il prossimo anno a oltre 876 miliardi.
