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Agevolato anche l’impatriato dipendente di società estera

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello n. 596/2021 pubblicata ieri, ha chiarito che i benefici fiscali per i lavoratori impatriati si applicano anche a coloro che trasferiscono la propria residenza in Italia lavorando da remoto per conto di una società straniera. L’Amministrazione finanziaria risponde al quesito sollevato da un cittadino italiano che vive all’estero dal 2013. Lo stesso specificava di essersi cancellato dall’anagrafe della popolazione residente e di essersi iscritto all’Aire dal 2019. Il lavoratore riferiva di aver condiviso con il proprio datore di lavoro (un’azienda americana) l’intenzione di trasferirsi in Italia continuando a lavorare qui in smart working per la stessa società estera di cui è dipendente dal 2016. L’interpello ha precisato che a seguito delle modifiche apportate dal Dl 34/2019 non è più richiesto, per chi si trasferisce in Italia, che l’attività lavorativa venga svolta solo a favore di imprese operanti nel nostro Paese. Il bonus fiscale spetta anche ai dipendenti di datori di lavoro con sede all’estero.


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