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Aiuti revocati e sanzioni se si trasferisce l’attività

Stop alle delocalizzazioni. Le aziende che hanno usufruito degli aiuti di Stato e decidono di andarsene prima di cinque anni dalle agevolazioni perdono i benefici e, oltre a restituire l’aiuto, devono corrispondere gli interessi e per le delocalizzazioni in Paesi extra Ue o extra See, il pagamento di sanzioni da due a quattro volte l’importo dell’aiuto. E’ quanto prevede il decreto Dignità convertito in legge. Sono due le ipotesi di decadenza. La prima riguarda le imprese che delocalizzano in Stati extra Ue o extra See entro 5 anni dalla data di conclusione dell’iniziativa agevolata e prevede, oltre alla restituzione del beneficio maggiorato di interessi, una sanzione amministrativa pecuniaria. La seconda ipotesi di decadenza, invece, colpisce le imprese che hanno beneficiato di un aiuto di Stato che prevede l’effettuazione di investimenti produttivi ‘specificamente localizzati’ e che entro cinque anni delocalizzano in favore di una unità produttiva situata al di fuori dell’ambito territoriale del sito incentivato, in ambito nazionale, della Ue e dello See.


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