Famiglia, un solo giudice
La riforma del Codice di procedura civile fa leva sul nuovo Tribunale della famiglia che affida ad un giudice unico le cause che riguardano separazioni, divorzi, affidi e il diritto penale minorile. Il via libera arriva con l’approvazione in commissione Giustizia a Palazzo Madama dell’emendamento presentato dalle tre relatrici del provvedimento (Modena, Rossomando e Unterberger). Il testo sarà domani al Senato. Il Tribunale della famiglia avrà sezioni distrettuali presso ogni Corte d’appello e circondariali presso ogni Tribunale, con una Procura autonoma specializzata. Previsto anche qui l’ufficio del processo, con magistrati onorari a far da conciliatori e mediatori. L’Anm segnala alcune criticità: anzitutto la scelta di affidare delicatissime cause su minori al giudice monocratico e non a un collegio. Alle sezioni distrettuali vanno le competenze civili, penali e di sorveglianza del tribunale dei minori, tranne una serie di cause civili che va alle sezioni circondariali.