Il welfare aziendale raddoppia e include anche le bollette
Cambia il welfare aziendale e si estende alle utenze domestiche. È quanto emerge dalla bozza del decreto legge Aiuti-bis approvato ieri dal Consiglio dei ministri che, all’art. 11 dispone il raddoppio dell’esenzione annua per i fringe benefit assegnati ai dipendenti. Questi ultimi passano, infatti, da 258 a 516 euro includendo, per la prima volta, le somme attribuite per il pagamento delle utenze domestiche sostenute dai lavoratori. Per il 2022 sono dunque esenti dal reddito di lavoro dipendente beni e servizi attribuiti dal datore di lavoro ai dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dallo stesso per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas entro il limite complessivo di 516 euro annui. Con questa novità entrano nell’esenzione anche le somme di denaro, anticipate o rimborsate dal datore, per il pagamento di utenze domestiche dei lavoratori dipendenti. Il costo sostenuto per l’assegnazione dei fringe benefit e per le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche è integralmente deducibile dal reddito.
