La giustizia tributaria al bivio di una riforma che dovrebbe osare di più
La riforma della giustizia tributaria, così come descritta nella relazione di luglio, costituisce un buon punto di partenza ma dovrebbe essere più incisiva sul versante del riequilibrio tra le parti del processo e dei rispettivi poteri/diritti. Sono le conclusioni emerse al termine del primo webinar di Modulo 24 ‘Contenzioso tributario’ andato in onda ieri sul profilo Linkedin del Sole 24 Ore e sul sito del quotidiano. Molti i temi trattati. L’allargamento del contraddittorio preventivo è solo abbozzato nella definizione normativa e quindi dovrà essere declinato per via interpretativa. L’approccio del legislatore sull’autotutela appare troppo tiepido che apre di fatto solo alle ipotesi di manifesta infondatezza dell’atto. La nuova deroga della prova testimoniale nel processo tributario è molto restrittiva. I nuovi istituti deflattivi del contenzioso potrebbero essere più incisivi se si raddoppiasse il limite di valore (oggi a 50 mila euro) abbracciando così due terzi dell’arretrato.