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Le quattro modalità per velocizzare la verifica in azienda: firmato il Dpcm

Il Dpcm, firmato ieri dal premier Draghi, aggiorna il primo decreto di giugno sul green pass e prevede 4 nuove modalità di verifica che si aggiungono alla app Verifica C19 già in uso nei ristoranti. Il decreto serve a rendere operativi i nuovi sistemi automatizzati di controllo della certificazione verde che da venerdì sarà obbligatoria per oltre 23 milioni di lavoratori, pubblici e privati. Il provvedimento indica tutti i passaggi necessari per le verifiche in ingresso e inserisce tra i soggetti abilitati i datori di lavoro pubblici e privati e i dirigenti scolastici. Per semplificare i controlli, i datori di lavoro potranno interrogare la banca dati nazionale, ma con un anticipo massimo di 48 ore. Il meccanismo ruota intorno alla tessera sanitaria e alla banca dati del green pass gestita da Sogei. Proprio la Sogei ha messo a punto i nuovi sistemi di verifica che potranno dialogare con quelli europei. Difficile che tutto sarà pronto per il D-day, anche perché le aziende e gli enti pubblici dovranno prima accreditarsi ed indicare i soggetti delegati alle verifiche quotidiane. Dei 4 sistemi di verifica il più immediato passa per l’Inps. I delegati potranno inserire nel portale Inps i codici fiscali dei dipendenti da controllare. (Ved. anche Italia Oggi: ‘P.a., verifica green pass a due vie’ – pag. 33)


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