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Pensioni, ipotesi quota 63 con assegno ridotto Più lavori gravosi, sì dell’Inps

Per la seconda volta da quando è cambiato il metodo di calcolo delle pensioni il montante contributivo subisce una svalutazione, seppur leggerissima. Colpa della profonda recessione del Pil nel 2020. Sulla base dei calcoli fatti dall’Istat relativi al valore del tasso annuo di capitalizzazione ai fini della rivalutazione dei montanti contributivi relativamente all’anno 2021, il ministero del Lavoro ha comunicato che ‘il coefficiente di rivalutazione è pari a 0,999785’ cioè inferiore a 1. Questo determina una riduzione del montante stesso. Il coefficiente sotto 1 è dovuto al fatto che, per legge, si calcola sulla variazione media del Pil nominale nei 5 anni precedenti l’anno da rivalutare. E nel 2020 il Pil è crollato dell’8,9%. Anche nel 2014 il tasso di rivalutazione era stato inferiore a 1, poi era intervenuto il Governo con un decreto legge che aveva azzerato l’effetto negativo sul montante. Ieri i sindacati hanno chiesto lo stesso provvedimento al Governo. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Inps: anticipo contributivo a 63-64 anni per le pensioni’ – pag. 7)


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