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Reato difficile da provare, filtro dei pm

L’abuso d’ufficio è un reato difficile da provare, perché c’è un atto illegittimo del pubblico ufficiale che crea un vantaggio ad un terzo, ma non c’è una ricompensa. Un illecito la cui applicazione risulta, per questo, sempre più stringente: le procure si stanno dotando di linee guida per una valutazione più rigorosa del dolo intenzionale, cioè quella volontà del pubblico ufficiale di creare un beneficio patrimoniale o un danno ad un altro soggetto. L’aspetto non è di poco conto perché consente agli uffici giudiziari di non far andare in assoluzione la maggior parte dei processi per violazione dell’articolo 323 c.p.. Come il caso della Procura della Repubblica di Roma che dal 2016 ha deliberato una serie di direttive interne per rendere più attenta l’analisi sull’applicazione dell’abuso d’ufficio. L’idea è nata dopo che dai dati relativi ai fascicoli definiti nel 2016 è emerso che il 70% dei processi per abuso d’ufficio era finito in primo grado con una assoluzione.


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