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Smartworking, grandi imprese alla svolta antiburocratica (e il dilemma della stanza in più)

Oggi il lavoro agile è accettato e lo sarà ancora terminata la pandemia. Naturalmente il lavoratore ha necessità nuove. Chi abita in piccoli appartamenti sogna una stanza per lo smartworking. Il tema della conciliazione tra lavoro da remoto e layout delle abitazioni è destinato a crescere di importanza. Causa Covid tutte le imprese, soprattutto quelle più grandi hanno optato per il lavoro agile e lo manterranno nel futuro perché consentirà consistenti risparmi (vedi il buono mensa, ad esempio). Con il lavoro agile potrà emergere la quota di lavoro inefficiente che altrimenti sarebbe rimasto nascosto. Più grande è l’azienda e maggiore è la propensione al lavoro da remoto nei prossimi anni. Prima del Covid la legge sullo smart working, varata nel 2017, non era considerata per la burocrazia. Oggi l’emergenza l’ha superata. Domani servirà un ‘censimento’. Il tema della stanza in più si ripropone per molti. Alcuni pensano di ricorrere al coworking ma chi pagherà?


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